Claudio Taddei

Il libro è un viaggio documentato, molto innovativo, nella politica e nella società USA. È la storia di una guerra in corso. Trump è un ostacolo per i centri di potere che controllano i media, per la finanza globalista, per la burocrazia. Il libro vede in Trump uno dei presidenti più di rinnovamento della storia americana. Trump viene combattuto perché non può essere controllato. Il libro afferma che il suo governo, pur con grave ritardo in materia di immigrazione, porta cambiamenti che i nemici dell’America non vogliono. La guerra a Trump è anche guerra ai 63 milioni di americani che lo hanno eletto. Ed è una guerra civile, sia pur non militare. Il libro fornisce strumenti inediti per valutare la cospirazione che ha cercato di abbattere Trump, dapprima con l’indagine Mueller, poi con il falso impeachment. E per valutare l’impunita corruzione dell’uso dei tribunali a fini politici.

Riguardo alla società americana, il libro presenta tematiche e fatti sconosciuti al pubblico su molti temi, tra cui l’immigrazione, che fu a lungo negli USA una storia di integrazione, ma è divenuta da oltre un quarto di secolo una politica di confini aperti che ha inasprito i conflitti e ha avuto conseguenze sulle piaghe della droga e del crimine. L’autore riferisce che la convivenza civile è condizionata dall’obiettivo del cambio di popolazione, che una parte politica persegue con scopi elettorali, incurante della confusione distruttiva che ne deriva.

Il libro è anche un rapporto sulla politica estera di Trump, indicata come un benvenuto abbandono delle imprese di costruzione di nazioni altrui. Il libro indica che la deterrenza senza coinvolgimento in guerre limitate ma costose è l’obiettivo di Trump. Grande spazio si dà al cruciale rapporto con la Cina, con la fine della benevolenza verso i furti cinesi di tecnologia negli USA e con attenzione alle dimensioni dell’espansionismo cinese e al tema dei commerci, dove gli squilibri interessati del globalismo sono turbati dalle irruzioni di Trump.

Con il denunciare la tirannia del pensiero di gruppo, il libro conduce lontano dai luoghi comuni prevalenti da sempre sull’America e oggi su Trump. L’autore si conferma uno dei massimi esperti italiani di politica USA. Raccogliendo i fili dispersi della cronaca in una sistemazione poderosa, il libro è una denuncia che non si può ignorare della parzialità deformante dei più diffusi media americani e dei loro ripetitori europei. Attenzione riceve anche il ruolo dei social media e delle società che li controllano. Senza aver letto questo libro, in Italia non si può parlare dell’America di oggi.